giovedì 1 dicembre 2011

Patrick Wolf



Violinista, cantante e cantautore, Patrick Wolf è una delle new entry nell’universo dell’indie rock inglese.
Nato nella Contea di Cork (Irlanda) nel 1983, Patrick Wolf si trasferisce presto a Londra e inizia a suonare a soli 11 anni. Mentre i coetanei si godono le frivolezze della loro età, Patrick si diletta negli esperimenti sonori in un angolo della sua camera e registra su un nastro le melodie del suo violino, della sua incomparabile voce e di un organo acquistato in un negozio di robivecchi. La sua creatività lo porta addirittura a costruire con le proprie mani un theremin.
Nonostante le severe lezioni di violino e la partecipazione al coro della chiesa il vero sogno di Patrick rimane quello di creare un genere di musica elettronico e innovativo che arriva diritto al cuore.
Dopo aver trascorso un’adolescenza turbolenta e aver cambiato scuola a colpa del suo comportamento irrequieto, Patrick entra a far parte del gruppo pop-art Minty. Il giovane artista viene così notato dalla Fat Cat Records che gli dona un computer Atari e un mixer per migliorare e incrementare la sua produzione e i suoi studi sull'audio.
All'età di sedici anni lascia la sua casa natale con tutti i suoi diari e gli amati dischi di Joni Mitchell e decide di vagare per le vie di Londra guadagnando qualche soldo con la pop band Maison Crimineaux. Poco dopo il gruppo viene chiamato per suonare a uno show parigino al quale è presente anche il maestro dell'elettronica Capitol K (Kristian Robinson) il quale resta impressionato dal talento artistico del giovanissimo Patrick e decide di pubblicare l'album di debutto "Lycanthropy" (2003). Il disco viene talmente apprezzato dalla critica e dal pubblico che raggiunge la trentanovesima posizione nella classifica degli LP dell'anno di NME e di Logo Magazine. Nel 2004 l'etichetta tedesca Tomlab riprende in mano il CD e lo divulga in Europa e in America.
Durante le registrazioni di "Lycanthropy", Patrick trova anche il tempo di studiare composizione al Trinity College Music Conservatoire. I risultati di tutti i suoi sforzi si potranno ascoltare nel secondo album, "Wind in the Wires", in uscita a febbraio (2005).
Chi ha collaborato alla stesura di questo lavoro parla di una dark collection che mescola British folk, pop da camera e una seducente tessitura elettronica.
Nello stesso anno ha cominciato a registrare quello che sarebbe stato il suo album più acclamato dalla critica e commercialmente di successo fino ad oggi, "The Magic Position", che è uscito nel 2007. Definito da The Guardian come una pura manifestazione di "delirious joie de vivre", l'album ha visto un ulteriore aumento della sua fama, preparando il terreno per il suo lavoro più audace e confessionale realizzato fin qui.

Il suo quarto album "The Bachelor" è uscito nel 2009 con enorme plauso. Finanziato dai fan attraverso il sito web Bandstocks, tutti i critici del mondo hanno salutato l'album come un trionfo.
A questo punto fu anche chiesto a Patrick Wolf, dall'artista, icona americana, Nan Goldin e la Tate Modern, di comporre ed eseguire la colonna sonora per il leggendario film della Golden “The Ballad Of Sexual Dependency”.
Goldin è solo uno di una serie di sorprendenti artisti con i quali Patrick Wolf ha collaborato nel corso degli anni, questi includono Florence Welch, Eliza Carthy, Marianne Faithfull, Tilda Swinton e, soprattutto, Patti Smith.
Ed ora arriva il suo nuovo album "Lupercalia", che è già stato salutato come il suo miglior lavoro fino ad oggi. Emerge una matrice insolita di strumenti; il duduk, cristal baschet, glass armonica e ondes martenot, tutti si combinano con strumenti musicali a fiato, ottone, cori e archi, pezzi registrati presso il leggendario Air Studios, per produrre un'opera che suona come l'album che Patrick Wolf ha aspettato tutta una vita di fare.

Parlando in una recente intervista, Wolf spiega come i testi di questo album siano "estremamente confessionali". Avendo trovato lo scorso anno sia l'amore che un senso di profondo di appagamento, "Lupercalia" registra questo continuo viaggio di ricerca e quei sentimenti di redenzione, ritrovati di nuovo, che stava sperimentando. Sembra che una visione più fresca sulla vita ed un profondo ottimismo lo abbia spinto verso una nuova creatività, contraddicendo l'opinione che l'umiliante sofferenza rende sempre migliore l'arte.
L'album è stato preceduto l'anno scorso dal singolo "Time Of My Life", di cui The Guardian ha scritto: "non è solamente il “migliore della settimana”, sta facendo oscillare la classifica "Singles of the Year".


Patrick sará in Italia: stasera a Torino - Spazio 211
2/12 Milano - Tunnel Club
3/12 Ravenna - Bronson

4 commenti:

  1. Piacevole la prima canzone, semplicemente SPLENDIDA l'ultima.
    Bello e interessante anche il tuo racconto dell'infanzia-adolescenza di Patrick.
    Ciao! :)

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  2. Beh..diciamolo..è anche un bel figliolo..ehehe perché anche l'OCCHIO vuole la sua parte, non solo le nostre orecchie! u.u

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  3. Mi piace,mi piace,mi piace.The Bachelor è un disco che ho consumato.

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